domenica 3 giugno 2007

Santissima Trinità

Trinità?! categoria decisamente astratta sulla quale teologi e filosofi hanno consumato troppe parole.
Identificata la storia salvifica con quella del popolo di Israele, di Gesù e della Chiesa Cristiana basterebbe accettare che ne fanno parte il Padre, Cristo e lo Spirito Santo. La loro proiezione fuori dalla storia è inutile e conduce a complicate elugubrazioni filosofiche che non servono alla fede.

Nel vangelo di Giovanni (16, 12-15) sembra che l'evangelista tenti di fondare una dottrina teologica sulla Trinità ma è scorretto interpretare il testo senza analizzare ciò che lo precede e lo segue. Estrapolando singole frasi da un libro si può infatti dedurre qualunque cosa!

Interessante è invece la frase ricondotta a Gesù: "Molte cose ho ancora da dirvi...". Questa affermazione fa pensare che non abbia detto tutto o che non tutto sia stato capito ed apre una parentesi sul ruolo storico dei maestri. Nell'antichità non era pensabile che un "saggio" componesse una summa ben strutturata da consegnare ai propri discepoli come materiale di studio. Il maestro, nel mondo ebraico rabbino, più che insegnare verità assolute in grado di descrivere tutto (obbiettivo della cultura ellenica), aveva il compito sociale di "stimolare" i propri discepoli. Anche la missione di Gesù non era di svelare "tutto" ma, da buon rabbino, di risvegliare le persone: spiritualmente, intellettualmente e addirittura fisicamente in qualità di guaritore.
Queste osservazione implicherebbero una rivoluzione copernicana nel mondo cattolico in quanto la missione evangelica dovrebbe essere quella di stimolare sensibilità e tematiche guardando al vangelo come input e non come il "contenitore della VERITA'"!
In questa ottica sembrano incomprensibili le parole:"...verrà lo Spirito di verità, egli guiderà alla verità tutta intera...". Ma quale verità?
Infatti, leggendo il testo greco, la traduzione più corretta sarebbe: "..egli verrà, mostrerà il percorso di lui(Gesù)".

Appare ovvia una riflessione almeno su tre punti:

1) Gesù rabbino non afferma nessuna "VERITA'" filosofica/teologica

2) Spirito Santo come continuazione della missione di Gesù nella storia salvifica

3) Consapevolezza del credente che deve interrogarsi e non accontentarsi di una fede dogmatica costituita da formulette del catechismo! Comoda vero?

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