sabato 19 maggio 2007

Canto del vagabondo


Io sono l'eremita del deserto,

incontro meraviglie a cielo aperto.

Quietamente medito d'estate

sulle montagne, fra cime innevate.

L'aria sottile mi affina i pensieri...

D'autunno mendico lungi i sentieri,

del poco che ricevo mi accontento:

orzo e avena, il mio nutrimento.

Quando l'inverno infuria mi nascondo

a meditare nel bosco profondo

e l'intrico dei rami mi difende

dall'assalto di livide tormente.

A primavera passeggio tra i fiori

e purifico il sangue degli umori.

Meditazione, o vuoto avvolgente,

tu che dissolvi le pene del corpo!

E' mantenendo limpida la mente

che si comprende il fondo dell'anima,

e nel gioire di quel che si trova:

la temperanza è l'intima prova

che ti conquista, o fede infinita,

dono e passione del santo eremita!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma dai,non fare l'eremita,daiiiiiiiii....;-)